Il traduttore Nicola Verderame parla del possente e intenso romanzo del grande autore turco Sabahattin Ali.
Notevole spazio nella storia, ambientata nei tardi anni Trenta, è occupato da Istanbul, città regale, spartiacque tra Europa e Asia, da poco soppiantata come capitale da Ankara.
La decadenza della città si riflette in quella di Ömer, che quasi se ne compiace, poiché è parte del suo demone interiore e per questo non può farci nulla. Ma è proprio così oppure è soltanto un modo per motivare il fascino che il fallimento esercita sul giovane protagonista?