Jill Dawson, autrice di UN INUTILE DELITTO, intervistata su Rai Cultura, da Federica Velonà

Il romanzo di Dawson riscatta  in qualche modo la figura della babysitter Mandy River, ricostruendone il passato e i desideri e le speranze per il futuro.

D. In che modo mescola nei suoi libri realtà e immaginazione?
R. Uso quello che chiamo la “logica dell’immaginazione” e la seguo quanto più fedelmente posso. Faccio moltissime ricerche e provo a tirar fuori documenti originali o resoconti che altri potrebbero aver trascurato. In questo caso ho consultato gli atti dell’inchiesta e ne ho inclusi alcuni nel romanzo per mostrare su cosa baso il mio racconto. Sento che non posso costruire una trama se non ho prove su cui fondarla e cerco di non trascurare fatti che contraddicano la mia verità. Scrivo per mostrare cosa ho scoperto, non quello che cercavo.

Leggi l’intervista completa qui > 

 

Condividi