LA TUFFATRICE recensito su “MilanoNera”

Scrive Antonio Amoruso: «sembra esserci una tetra correlazione tra la società votata all’ultraproduttività descritta da Julia von Lucadou nel suo splendido romanzo d’esordio, La tuffatrice, edito da Carbonio Editore, e quella attuale, bizzarra e confusa, nella quale un gruppo di esagitati guidati da un tizio seminudo che indossa una testa di bufalo, prende d’assalto Capitol Hill. La prima vive di algoritmi, si affida alla potenza dei feedback e all’ineffabilità della geolocalizzazione consapevole, impone la plasticità del benessere fisico e il controllo serrato di ogni azione quali requisiti primari di un’organizzazione sociale da cui è impossibile derogare.

La seconda, la nostra, è alla ricerca disperata di un nuovo orizzonte

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