Una lettura inconsueta quella che il sociologo economico Lelio Demichelis fa del libro di Maupassant, eppure proprio per questo di particolare interesse. L’eredità, che ha tra i suoi protagonisti anche il cosiddetto “lavoro d’ufficio” (quello svolto nei grandi ministeri, dunque nell’amministrazione pubblica), ispira al recensore diverse riflessioni che collegano senza forzature un romanzo della fine dell’Ottocento al nostro complesso presente, instillando più di un dubbio sulla sostituibilità umana da parte dell’IA.
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