AUGUST STRINDBERG /IL BENE E IL MALE
di
Riccardo Cenci
«Fra brevi parabole ed elucubrazioni filosofiche, Strindberg edifica la complessa trama del suo pensiero, animato da una inesausta brama di assoluto. “Non c’è illusione maggiore della realtà”, scrive. I sensi ingannano e solo la sensibilità interiore è attendibile. Indagatore dell’immateriale, volge le spalle ai fantasmi che cercano di confonderci per cercare l’autentica realtà. […] Al di là degli eccessi e delle esternazioni spiazzanti, Strindberg coglie la dualità insita nell’animo umano con profonda lucidità: “incomprensibile è comunque che più in alto ci si sforzi di elevarsi, più a fondo si precipiti”. Il dramma dell’esistenza umana risiede nell’impossibile conciliazione degli opposti, nella terrifica convivenza fra la gretta materialità e i più nobili aneliti spirituali.»
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PulpMagazine, 30 maggio 2025