LA RICERCA DELL’INCOGNITA
di
Giovanni Paolilla
«Da lettore, personalmente la cosa che più ho apprezzato […] è l’insistenza sull’immagine del cielo notturno […], sempre presente nelle pagine dedicate a Richard. Forse, quello che il matematico cerca veramente è la luce: forse ombra e luce sono i correlativi oggettivi di amore e morte, e non per caso, forse, il romanzo termina con la luce del sole che risplende sulle finestre.»
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