Simon Critchley parla di NOTE SUL SUICIDIO su RAI CULTURA

In collegamento da New York, il filosofo inglese parla del suo pamphlet esortando ad affrontare la questione del suicidio sin dalle scuole superiori con i più giovani altrimenti in balìa delle sole sirene social, spesso portatrici di messaggi confusi e letali, specie se chi li intercetta si trova nel delicato percorso della formazione della personalità.

Dobbiamo allontanarci dal vedere il suicidio sia con un approccio morale – il suicidio è un ‘peccato’ – secondo la retorica e l’argomentazione cristiana – sia come reato – chi si suicidia viola la legge, commette un crimine –, un quadro di pensiero, questo, dominate per gli interi secoli XVIII-XIX e XX. Guardiamo al suicidio semplicemente come atto libero per mezzo dello strumento dell’empatia, in tal senso il ricorso alla letteratura nell’andare a fondo della questione è stato importantissimo per Critchley che si è fatto guidare da autori come Virginia Woolf, Jean Améry, Emil Cioran.

Intervista da ascoltare cliccando qui

RaiCultura, 19 luglio 2022

 

 

 

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