VIAGGIO NELLA SOLITUDINE
di
Leonetta Bentivoglio
«Solitudine come introspezione, ricerca percettiva, intima storia dell’io confessata a noi stessi. È uno status che può non somigliare affatto alla nostalgia dell’incontro. Senza indicare mancanze, può alzare il sipario su una creativa sottolineatura di sé. […] Ora riproposta in Italia dell’editore Carbonio con l’introduzione e la traduzione di Franco Perrelli, grande esperto di Strindberg, la novella segue l’arco di una metamorfosi morale dove la vibrazione solistica si esprime in un itinerario sempre più rivelatorio. […] A Stoccolma il protagonista di Solo ritrova vecchie conoscenze che lo immettono in noiosi consessi dove si parla di deprimenti beghe familiari e si assiste allo spettacolo di matrimoni bugiardi e claustrofobici. Perciò l’anonimo eroe, consapevole di aspirare a un’assoluta libertà da vincoli con oggetti e con esseri viventi di ogni tipo, s’avventura in continue passeggiate solitarie attraverso la città. E mentre cammina guardando i giorni cadenzati dalle luci e dai climi delle quattro stagioni, il suo io prende a coagularsi in un ricamo di prosa magnetica. […] La solitudine lo avvolge in una seta iniziatica, lo rende crisalide e lo guida al mutamento. Laddove possiederà solo sé stesso.»
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Robinson del 29 maggio 2021