A cura di
Giovanna Taffetani
Finalmente ci hai trovati è la storia di uomo chiamato Edgar Selge, sofferente a causa di ferite emerse nell’infanzia, che bruciano ancora. Ferite fisiche e psicologiche inferte dai genitori. I Selge appartengono alla generazione di quelli che, favorirono il nazismo e contribuirono all’orrore della Shoah, anche se non hanno agito in modo diretto. Genitori che non hanno mai risposto alla sete di verità reclamata dai loro figli, mostrandosi granitici a non riconoscere le colpe e ad assumersene le responsabilità.»
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La voce narrante del giovane che guida il lettore nella storia di Finalmente ci hai trovati è accompagnata dalle incursioni dell’adulto. È una scelta voluta? È il desiderio di parlare ancora a quel ragazzo, pur sapendo di non poter cambiare nulla?
«Volevo semplicemente tornare ad ascoltare il mio bambino interiore. Il bambino deve poter esprimersi di nuovo e sentirsi accettato. Anche l’adulto ha bisogno di farsi sentire di tanto in tanto.»
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