INVIDIA di Jurij Oleša su “Russia in Translation”

Scrive Noemi Baldi: «Invidia si presenta agli occhi del lettore come affresco di un’era, la rappresentazione di una scacchiera politica e sociale dove gli ultimi pezzi si contendono la vita a colpi di razionalismo ed immaginazione. L’originalità del romanzo si trova indubbiamente nell’anticonformismo e nell’originale struttura compositiva di Oleša. L’autore non vuole solo trasmettere ai contemporanei una satira politica efficace sulle contraddizioni dell’epoca comunista, ma presentare ai posteri gli effetti dell’industrializzazione e del mondo che cambia, incorniciando il tutto con metafore assurde, ma mai fuori luogo. […] Ciò che Oleša vuole trasmettere al lettore non è il suo punto di vista, ma la tragica fine di un’epoca, la mitizzazione del tracollo del sentimento stucchevole e la parodia dell’indifferenza collettiva. Non si schiera mai da nessuna parte, ma dà ampio spazio e voce alla disfatta e ai perdenti, celebrandone l’ultimo baluardo e le gesta, come fossero dei “miserabili” dell’epoca sovietica.»

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