Così Marco Denti: «il Panopticon è tutto attorno a noi, espressione nello stesso tempo del potere e dell’impotenza di fronte al disagio e all’emarginazione, un monumento gelido e buio che, in uno dei suoi momenti più cupi, porta Anais alla considerazione che ‘la gentilezza è la qualità più sottovalutata del pianeta’. Difficile non essere d’accordo con lei.»