Così Maria Laura Labriola: “Il mondo demoniaco creato da Orlov ha gerarchie e ministeri, il tutto connivente con il mondo reale, quello abitato a tutti noi. Con grande sarcasmo e divertimento, con una scrittura scorrevole e vivace, i capitoli si susseguono veloci, narrati da un osservatore esterno. Un surrealismo russo riconoscibilissimo invade ogni peripezia del demone violinista.”
(articolo pubblicato anche sull’edizione di Caserta)
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