IL GOLEM, LE PESCHE E LO SPECCHIO
di Franco Pezzini
«Leggendo Il libro della creazione abbiamo anche noi la sensazione di trovarci le mani, le unghie incrostate dell’argilla del primo e fallimentare tentativo magico di Telma – condotto assieme al cugino amato invano, Chanan, poi strappatole dalla cugina perfettissima e odiosa, Nilli – e del secondo e riuscito, mentre ristagna nel caldo l’odore fradicio e dolciastro delle pesche dei vasetti della nonna. Ci troviamo le mani sporche d’argilla sia per la qualità tattile – oltre che olfattiva – della scrittura di Blau, sia perché dalla soffitta delle nostre tentazioni (come in quella di casa di Telma o nell’altra della sinagoga Staronova di Praga, per opera di Rabbi Löw), saremmo a volte spinti a scatenarlo, il golem…»
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Carmilla, 24 giugno 2021