“È raro che un libro mantenga una temperatura febbrile così alta:non c’è immagine— né profumo—che non sbalzi dalle righe con violenza, eppure il risultato non perde mai fascino. […] ll mondo notturno di Hedayat riserva ben altro che un elemento superficialmente scandaloso o gotico: è innanzitutto una ricognizione esistenziale portata avanti con inedita radicalità nell’ombra”