“rimane l’atmosfera di inquietudine e di grande ambiguità, come se da un momento all’altro davvero potesse capitare qualcosa di tremendo. E’ vero che gran parte dell’Uomo senza ombra, sotto forma di diario, narra le esperienze e le pulsioni sessuali Gerard Sorme, senza per questo produrre filosofia spicciola e nemmeno elucubrazioni incomprensibili – da questo punto di vista lo stile di Colin Wilson è una garanzia – ma aprendosi ad una sorta di fenomenologia del sesso, del potere del proibito, che va ben al di là”.
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