NERO CAFÈ – Tatiana Sabina Meloni paragona il romanzo di Constantine a Ruggine americana, capolavoro di Philipp Meyer:
«Ambedue i testi sono pregni di decadenza e malinconia e raccontano un’America dove il progresso è imploso, lasciando nella società e quindi nelle persone stesse una profonda amarezza: nessuno combatte più, tutti si trascinano nell’indolenza e nella sicurezza di qualche assegno statale, in un paesaggio statico e immutabile in cui il male, spesso, è in agguato travestito da bene e viceversa».
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