Clara Lufthus è tornata e con lei la sua personalità complessa all’interno della quale non è chiara la linea di demarcazione tra luce e ombra, bene e male. Sta in questa ambivalenza il motivo della fascinazione che la sua autrice prova per lei. Clara infonde la sua ‘plurivalenza’ a tutti quelli con i quali si rapporta, dunque la struttura stessa del romanzo ne è caratterizzata a cominciare dalla polifonia della narrazione che garatisce un punto di vista sempre diverso espresso da diversi personaggi con ritmo serrato.
Questo ed altro emerge dalla densa intervista che la giornalista Erika Zini ha fatto a Ruth Lillegraven coadiuvata per l’interpretariato da Andrea Romanzi, il traduttore italiano dei suoi libri.