QUEL FIGLIO DELL’ANTICA PERSIA COSÌ MODERNO
di Felice Modica
«C’è un grande scrittore iraniano che ha attraversato la prima metà del Novecento oscurato dalla censura di Reza Shah Palavi (e chissà cosa gli avrebbe riservato Komeini…), tormentato dall’idea della morte e del suicidio, aristocratico di nascita, eppure – come accade non di rado – capace di comprendere, più che quelli della sua classe, la spontaneità del popolo e le sue miserie. Il suo nome è SADEQ HEDAYAT e scoprirne adesso, a oltre settant’anni dalla morte (si tolse la vita a Parigi, nel 1951), la potenza della narrazione è un irriducibile segno di ottimismo e una manifestazione di fede nel potere della letteratura.»
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Sabato 5 giugno 2021