Così Mario Bonanno: «C’è ora da dire che a Oliver Langmead riesce una cosa che di solito non riesce alla maggior parte degli scrittori di narrativa popolare: riconsiderare gli statuti “di genere” assegnando loro stratificazioni aggiunte e struttura autonoma: il romanzo è impaginato come una lirica (un lungo poema dark), e la scrittura fa il paio con la forma: saettante, immediata e mai banale (i dialoghi, per esempio, sarebbero da riproporre in blocco a un corso di scrittura creativa). Fanta-noir o poliziesco futuribile che sia, su una cosa potete scommettere: Dark Star non delude le aspettative e Oliver Langmead, da qui in avanti, è un autore da seguire con molta attenzione.»