Scrive Alessio Balzaretti: «Un thriller che entra nella politica e nel legal, nelle corsie di un ospedale pediatrico, nella natura incontaminata e stupefacente dei fiordi. Ci racconta i delitti efferati e l’amore in tutte le sue sfaccettature: da quello fraterno a quello coniugale, dal legame genitori figli a quello tra amici, insomma, più di trecento pagine che potrebbero diventare dieci volte tante senza lasciare scorie di noia o momenti vuoti.»
Leggi la recensione, cliccando qui
«Penso si possa cercare la verità e, al contempo, non essere in prima persona un buon esempio di verità», dice Ruth Lillegraven nella ricchissima intervista rilasciata a tN, dove spiega come l’ambiguità – condotta sin troppo umana -, con le sue sfumature, sia materiale privilegiato per plasmare anche i personaggi di un noir, che non può essere credibile se non attinge dalla realtà.
Da leggere cliccando qui