ANTIDOTI. L’intensa prossimità delle parole. Case editrici ai tempi delll’emergenza sanitaria. Il rapporto shock dell’AIE: milioni le copie di libri stampati in meno

“Scardinano, costruiscono e spesso fanno sponda l’uno con l’altro, un buon esercizio di tenuta soprattutto ora. È il lavoro delle case editrici – in particolar modo quelle indipendenti – che compongono una comunità plurale di iniziative pensanti per decifrare questo presente.”

Inizia così il denso reportage di Alessandra Pigliaru sul lavoro culturale del mondo editoriale ai tempi dell’emergenza sanitaria, un lavoro che non si piega alla paura ma, pur nello smarrimento, continua a resistere con una molteplicità di iniziative.

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