Scrive Laura Tralli: «Il romanzo si muove tra ricordi, presente e futuro senza un preciso itinerario, disorienta e confonde le carte. Il vero è ricercato e sfuggito, ambito e negato. […] L’autrice ci invita ad allargare le prospettive per vedere le cose da altri possibili punti di vista, ci insegna a essere liberi di leggere, negli accadimenti, quello che ci riporta non alle azioni immediate, di reazione, ma a quelle riflessive, dove possiamo portare una decisione, una scelta e, quindi, un significato.»
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