Così Alessandro Izzi: «Più che la soluzione dell’enigma della scomparsa di Jimmy, a K.C. Constantine sembra interessare prima di tutto l’ambiente di cui coglie atmosfere e suoni con fine osservazione. Lo aiutano dialoghi scritti in punta di penna. […] Ed è forse proprio questo il pregio maggiore del romanzo: questa sua capacità quasi cinematografica di restituire il senso attraverso l’azione e la parola.»