FIORDO PROFONDO sul quotidiano “Libero”

FINE DELLA FAVOLA NORDICA.

Dimenticale l’immagine della Scandinavia come terra felix per diritti, accoglienza e integrazione. E scordatevi il mito di quei Paesi come società inclusive, prive di conflitti, violenze e discriminazioni. Stati come Svezia o Norvegia sono stati a lungo laboratori di multiculturalismo, ma quell’esperimento oggi pare miseramente fallito. Alla riluttanza a farsi assimilare da parte degli immigrati corrisponde una crescente insofferenza alla loro presenza da parte degli autoctoni. Cosicché il rifiuto, negli uni, della condivisione dei valori occidentali diventa, negli altri, rifiuto del diverso. Ma forse, ancor meglio della cronaca, sono la narrativa e la fiction a rendere l’idea di un’impossibile convivenza […] Si prenda l’appassionante romanzo thriller Fiordo profondo (Carbonio) ambientato in una Oslo multietnica.”

Inizia così la dettagliata esplorazione del romanzo della norvegese Rudi Lilliegraven, da parte di Gianluca Veneziani. Da leggere per intero cliccando qui.

 

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