IL DIO DEL LABIRINTO recensito sul “Giornale”

COLIN WILSON, LIBERTINO DEGLI ANNI SESSANTA FRA SESSO, SETTE E SPIRITI

Esce l’ultimo volume della trilogia di Gerard Sorme, alter ego (malandrino) dell’autore

di Daniele Abbiati

«Sorme, stuzzicato dalla “coincidenza” che l’ha messo sulle tracce del misterioso personaggio (il libertino irlandese Esmond Donelly, ndr), pur essendo diventato una firma di grido conserva i geni e i costumi del Sorme che già conosciamo, in cui la curiosità sessuale, non disgiunta da un certo grado di morbosità, va di pari passo con il fascino che su di lui esercitano le figure maledette, se non proprio criminali. Così, dopo l’Austin Nunne di Riti notturni e il Caradoc Cunningham del Diario sessuale, ecco un nuovo cattivo soggetto con il quale misurarsi. L’espediente di chiamare in scena uno scrittore-seduttore-filosofo-maniaco-alchimista vissuto fra Sette e Ottocento, amico di Rousseau, disprezzato da Samuel Johnson, apprezzato e forse plagiato da Byron, è, checché ne pensasse Wilson medesimo, ancor più romanzesco ed efficace dei precedenti.»

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il Giornale, 30 novembre 2021

 

 

 

 

 

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