IL LIBRO DELLA CREAZIONE recensito su “puntoZip”

E la donna creò l’uomo

Scrive Anastasia Marano: “Allora è vero, si può, scrivere di streghe e emancipazione femminile tutto insieme, nella stessa storia, allora si può mescolare personaggi contemporanei e passati, inventare ed essere quotidiani, lasciar andare la fantasia ma farla muovere in un contesto reale. Il libro ha sbloccato qualcosa, una difficoltà, una insofferenza che tutti abbiamo quando proviamo a scrivere, di dover stare dentro certe regole: la leggenda è la leggenda, la realtà è la realtà. […] Il potere della parola, quella scritta e quella tramandata di voce in voce, di generazioni in generazione, da nonna a nipote.
Il nominare una forza, una creatura, ha un significato magico e augurale. Telma ha infilato un foglietto nella bocca del suo Golem, come leggenda vuole. Lui, nominato Shaul, ubbidiente, esegue ogni suo desiderio, nutre la sua parte più vera.
Ma chi è Telma veramente? Che cos’è la verità? Vi è una sola verità o ve ne sono tante? E se vi è la verità, possiamo realmente conoscerla oppure possiamo solo cercarla senza mai poter dire di averla trovata?

È forse l’ombra ignota che sussurra alle nostre spalle. È l’ultimo vicolo infame della città corrotta. È la mannaia incrostata con la quale vengono perpetrati orribili delitti. È la cantilena ossessiva ripetuta senza fine da voci maledette. È l’uomo di terra che sembra uscire da un incubo allucinatorio. È la congregazione del popolo ebreo così ingombrante, pronta allo sterminio nell’attesa dell’Apocalisse. È il calderone ribollente di nonna Gerta dal quale tracima polpa di pesche infetta. È l’affabulatore cieco che conosce tutte le strade del mondo dei non-morti. È l’indifferenza letale di chi sa ma sceglie di guardare dall’altra parte. Tutto questo e molto, molto di più, è Il libro della creazione.”

Una recensione che è un vero e proprio atto d’amore al libro di Sarah Blau, da leggere qui

 

 

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