«Non si pensi a un racconto dai toni tragici, pessimistici, o, peggio, nichilistici: Goenawan costruisce la trama in modo originale, per alcuni versi sorprendente, e risulta quasi impossibile abbandonare la lettura, tanto sono potenti la suspense e i misteri che circondano la figura della protagonista. […] La cultura giapponese, delineata con brevi, significativi dettagli, accompagna il lettore nella comprensione di dinamiche forse estranee al mondo occidentale, nel reagire di fronte a problemi comuni a entrambe le realtà, come il bullismo, la disforia di genere, l’aborto; e questa rappresenta un’ulteriore qualità del racconto, insieme connotato e universale, non classificabile in nessun sottogenere, che si apre spesso a un dinamismo articolato, bilanciando le riflessioni introspettive o i dialoghi con descrizioni di ambienti, cittadini o naturali, di grande suggestione.»
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