Scrive Paolo Melissi: «I nove racconti raccolti nel volume riportano l’attenzione, grazie a una prosa pur sempre ricca e venata di elementi onirici, ad ambienti e situazioni del mondo e della sfera culturale iraniana, che lasciano trasparire in filigrana usi e costumi, storia e tradizioni persiane. Le storie di uomini e donne narrate da Hedayat sono intessute di passioni, di dolorose vicende quotidiane, di eventi luttuosi, di piccoli grandi drammi privati. I protagonisti risultano più che altro comprimari delle loro stesse illusioni e sconfitte, dei loro piccoli drammi e di un destino imperscrutabile su cui non hanno nessuna voce in capitolo. Tutto procede in direzione contraria, in barba a ogni desiderio o aspettativa. Sullo sfondo si delinea il profilo di paesaggi e ambienti sospesi nel tempo…»
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