«Il diavolo veste strano. Mantello simil Dracula, aria sborona da guitto navigato, si fa chiamare Marylin come Manson, o come Monroe, e a patteggiare con lui paghi i prezzi altissimi di sempre. Se ne accorge in progress un tale Fabio Pugno — scrittore e marito sin lì devoto della bella Loredana — che indotto dalla brama di conoscenze prime non si fa scrupolo di offrire in cambio anima e moglie […] ridondante, sostanzioso, visionario, ilare, lirico, pre-apocalittico, citazionista, rock, e naturalmente filosofico, se da un lato reclama l’attenzione messa in conto alle letture classiche, dall’altro stempera i toni in salsa cinica, battutista, fantasy […] non si dimentica.»
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