Jennifer PASHLEY intervistata su “Mescalina.it”

INTERVISTA A JENNIFER PASHLEY

di Laura Bianchi e Federico Sponza

D. Riesci a immaginare le principali analogie e differenze tra The Watcher e The Scamp per quanto riguarda il punto di vista?

R. Per The Scamp (Il caravan), volevo raccontare la stessa storia in due modi diversi. Una storia, quella di Rayelle, era lineare; è iniziata ed è andata avanti fino alla fine. Ho usato il flashback e anche la memoria, ma per la maggior parte era al tempo presente, e il lettore guarda la storia svolgersi. Per Khaki, volevo tracciare una linea temporale molto più sinuosa. Ho lavorato principalmente con memoria e pastiche, in modo che la protagonista potesse raccontare la sua storia nel modo in cui voleva dirlo, anche in modo non attendibile. Ha decisamente il controllo sulla narrazione, cosa che non fa Rayelle. La storia di Khaki racconta solo quello che vuole che il lettore sappia. Per The Watcher (Gli osservati), ho fatto qualcosa di simile, ma volevo che il punto di vista di Kateri fosse lineare, con uno svolgimento del tempo presente, un movente del crimine e un’indagine, molto diretti. Ma con Shannon volevo iniziare la cronologia con fatti precedenti, così il lettore poteva sperimentare gli eventi che hanno portato alla storia attuale. Volevo che Shannon avesse spazio per la memoria, e, con essa, un linguaggio più fluido.

Leggi tutta l’intervista cliccando qui

 

 

 

Condividi