LA GABBIA DI VETRO di Colin Wilson recensito su “Mescalina.it”

Scrive Franco Bergoglio: “Siamo negli anni della Swinging London, eppure il romanzo si tiene ben lontano dal dipingere la cartolina di quella Londra: l’unica musica citata espressamente a guisa di contraltare a qualche rumoroso jukebox da bar è quella di Šostakóvič. La gabbia di vetro è stato scritto nel 1966 e grazie a queste caratteristiche porta benissimo i suoi anni. Le tante introspezioni psicologiche del protagonista nel tentare di penetrare i recessi mentali dell’assassino ricordano il modus operandi della moderna criminologia e il protagonista individua il killer tracciandone un vero e proprio profilo psicologico, una pratica certamente non usuale alla metà degli anni Sessanta. Anche l’ambiguità del rapporto tra l’investigatore esperto di Blake e la sua preda omicida, i contorni sempre più sfumati che assume la vicenda con lo scorrere delle pagine ne fanno un prodotto atipico.”

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