LA TUFFATRICE recensito su “SoloLibri.net”

«Nel luminoso esordio narrativo di Julia von LucadouLa tuffatrice (Carbonio, 2020, trad. A. Ricci), sono rintracciabili esempi di straniamento ontologico sottotraccia al mito sociale dell’ultra-produttività.. […] È sullo sfondo di questo scenario da dittatura sommersa che Julia von Lucadou declina il thriller esistenziale che coinvolge Riva e Hitomi, espressioni dicotomiche l’una dell’altra, o forse, chissà, specchio l’una dell’altra, fino al finale sorprendente che non rivelo. […] Dopo il giallo, il romanzo (ex) distopico è forse il genere più frequentato dalla narrativa contemporanea. Il merito principale di von Lucadou sta nell’avere fatto della sua Tuffatrice un romanzo interiore, prima ancora che di denuncia sociale. Cioè: la suspense non manca, ma piuttosto che poggiare sui soliti espedienti “di genere”, è tutta “di testa”, poggiata sul senso filosofico della vita, la vera posta in gioco con cui si misurano entrambe le protagoniste del romanzo.»

Leggi la recensione di Mario Bonanno cliccando qui

 

 

 

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