Così lo scrittore Orazio Labbate: “Tortuoso, per questo a suo modo peculiare, è lo stile di Paolo Scardanelli. […] Non sottomessa da una trama piana, tutt’al più di cerebrale contorno, la lingua del romanzo si impone, infatti, come protagonista. Si snerva incessante — attorcigliandosi attorno a virtuosismi filosofici sull’esistenza — attraverso le azioni dei personaggi, fino a travolgere il racconto delle vite dei due protagonisti […] una sorta di rissoso e interessante distillato, un memoriale atipico.”
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