Più che mai il percorso di traduzione dal persiano implica una conoscenza glottologica sfaccettata che non può prescindere dalla storia sociale del Paese e dunque dai modi di dire, proverbi, riferimenti alla tradizione popolare e espressioni del parlato. Per tutto questo Anna Vanzan resterà un esempio superbo di culturalista completa e rigorosa. Giacomo Longhi si muove su questo solco e ne ricorda il rigore e la passione parlando del suo ultimo lavoro traduttorio, la raccolta Il randagio e altri racconti dello scrittore iraniano Sadeq Hedayat con il giornalista Livio Partiti.
Hedayat incarna appieno l’interesse profondo dell’intellettuale di avvicinarsi agli strati più bassi della popolazione per mezzo di storie che li chiamano in causa quali oggetto narrativo e che, tramite il pungolo critico anche sferzante, mirano ad elevarne lo sguardo.
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