Scrive Laura Lippolis: “L’argomento sviscerato dunque, impunemente e che sconvolge il lettore, ponendolo innanzi alle proprie perversioni e oscurità, e che fa strabuzzare gli occhi ai bigotti, è il sesso. […] non fine a se stesso, bensì inteso come pulsione, come forma di energia creativa che trascende la realtà. Sorme, il protagonista, attraverso il soddisfacimento delle pulsioni sessuali, cerca l’illuminazione, arrivando addirittura a considerare l’orgasmo come una sorta di ricongiungimento a Dio. [….] Il lettore si identifica e sposa le sue considerazioni, ne è conquistato, ma anche disturbato, laddove si riconosce negli stessi meccanismi di conflitto tra opposti tipici della propria dinamica interiore. Indubbiamente quello di Wilson è un testo dissacrante e mai rassicurante.
È un testo che rompe gli schemi con una brutale verità.”
Leggi la recensione cliccando qui