Marco Denti intervista l’autrice de LA FIGURANTE
D. Dov’è che si forma la nostra identità?
R. L’identità non esiste. Anche l’opinione potrebbe non esistere. Ho studiato filosofia, e in qualche modo, mi considero più una filosofa che una scrittrice. Sono più ispirata da filosofi come Merleau Ponty o Husserl, che dalla letteratura. E ho imparato, durante i miei studi di fenomenologia, che ogni identità è stata influenzata da una soggettività infinita. Ecco perché ti sto rispondendo che l’identità è difficile da definire. Dobbiamo ammettere che la nostra identità è fatta di voci, contraddizioni, costruzioni sociali, e che ogni tentativo di definirsi al di là di questa soggettività infinita, è inutile. […] Essere se stessi è un’invenzione della società, che è stata seguita dai marchi della moda e dalle multinazionali per far sì che le persone cerchino il personaggio perfetto da interpretare. Essere se stessi potrebbe essere una ricerca senza fine. E non è nemmeno una ricerca interessante secondo me.
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