RELIGIONE E RIBELLIONE recensito sul blog “Filosofia e Letteratura”

Così Antonio Di Gennaro: «Non si tratta di un testo di filosofia della religione classico, teso a chiarire il rapporto dell’esistenza con la divinità o la trascendenza. La religiosità di cui Wilson si fa portavoce ha una connotazione squisitamente immanente e terrena. Essa non rinvia ad una ulteriorità lontana e imperscrutabile (il Deus absconditus) delle religioni storiche, ma al rapporto che l’outsider, colui che è “ossessionato dal senso di futilità della vita” (p. 58), instaura con sé e con il mondo, al fine di espandere e approfondire la propria coscienza, ossia la propria spiritualità.»

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