“RITI NOTTURNI”. FERITE CHE MUOVONO AZIONI CRIMINALI
di Laura Lippolis
“Quel che l’autore vuole porre in luce, non è tanto il colpevole in sé, quanto l’intimo movente che induce quest’ultimo ad uccidere […] Il protagonista, Sorme, analizza il crimine su cui informalmente indaga, da un punto di vista empatico, tipico di chi, rispecchiandosi nelle parti ombra altrui, riesce, senza giudizio, a vedere davvero l’altro e contemporaneamente davvero se stesso e possiede un’interezza che consente di soggettivare realtà e individui e di interpretarle correttamente. Sorme è un protagonista positivo, che si contrappone ad altri personaggi del romanzo, caratterizzati invece da immensa debolezza, in quanto tendenti a soddisfare istinti in modo sensuale e quindi oggettivo o addirittura in modo perverso e quindi brutale.”
Leggi la recensione cliccando qui