Così Antonio Di Gennaro: «L’autore, dunque, impara a convivere con la propria solitudine. Non è uno spettro che spaventa e da cui vuole fuggire, ma è la dimensione propizia che alimenta con amor fati. La solitudine diventa il sostrato emotivo per conoscere se stessi, ritrovarsi, e approfondire la propria identità.»
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