TORMENTOSI VIAGGI NEL SILENZIO DELLA SOLITUDINE
di Marta Morazzoni
«C’è in Strindberg una complessa passione per l’umanità, che passa per tanti stadi, non ultimo il timore dei suoi simili, e non si tinge mai di sentimentalismo: il suo è uno sguardo lucido nella forma, mentre dal profondo emerge lentamente, una partecipazione che genera la materia del suo scrivere. La solitudine del protagonista, il silenzio in cui si chiude, provandone spavento, si traducono nel dare vita ai personaggi, immedesimandosi nei loro caratteri osservati con l’ossessione del ricercatore, fino a pensare che la letteratura dovrebbe emanciparsi dall’arte e diventare scienza.»
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Domenica del 16 maggio 2021