Così Elisa Raimondi: “Potremmo quasi considerare ‘Dark Star’ come un retelling – in chiave futuristica – dell’’Inferno’ dantesco, perché già la conformazione stessa della cittadina di Vox non è che uno specchio dell’indole dei suoi abitanti; viene spontaneo associare la popolazione, costretta a brancolare nel buio aggirandosi per le strade – quasi fossero dei gironi infernali – come anime in pena, riporta alla memoria la sublime desolazione dei dannati.
Così Oliver Langmead: “Il mio obiettivo era quello di provare ad aggiornare la forma epica per un pubblico contemporaneo e combinarla con il noir si è rivelata la chiave per farlo – ha reso ‘Dark Star’ qualcosa di facile da leggere!”