Stefano Tevini intervista Jill Dawson a proposito di UN INUTILE DELITTO su “Nocturno”

Così risponde Jill Dawson riguardo al tratto distintivo della sua poetica, una letteratura ispirata dalla realtà dove ricerca e accuratezza improntano un rodato metodo di lavoro: “Sì, i riferimenti a fatti e persone reali sono una parte importante del mio lavoro, presenti in tutti i miei romanzi tranne i primi due. Ho studiato Storia, e sono interessata al modo in cui il racconto dei fatti per come lo conosciamo potrebbe aver bisogno di un’indagine più approfondita. Molto del mio lavoro ha a che fare con quest’idea, su come costruiamo le storie per noi stessi e sulla possibilità di narrazioni alternative. Per esempio, nel caso Un inutile delitto […] nessuno sapeva nulla della vittima, una ragazza proveniente da una classe meno agiata e con una storia diversa [da quella dell’assassino, un personaggio notissimo dell’aristocrazia britannica negli anni Settanta, ndr].”

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Recensione di Stefano Tevini di Un inutile delitto pubblicata su “Duels”:

“Il crimine è un lavoro di finezza: l’arte della precisione nella scrittura di Jill Dawson in Un inutile delitto

Un inutile delitto è una tragedia triste che Jill Dawson usa come una punta di diamante per incidere la superficie della società e riportarne alla luce piaghe che nessuno ha mai realmente voluto disinfettare, perché la precisione le permette questo, di andare a toccare dove ancora può far male.

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