Care amiche e cari amici,
l’Istituto Polacco di Roma e Carbonio Editore presentano il romanzo
BUIO di Anna Kańtoch
📍 Lunedì 8 febbraio, ore 18.00
Per ascoltare il podcast dell’incontro, clicca qui.
Una occasione imperdibile per conoscere l’autrice in collegamento dalla Polonia, suo Paese di origine.
La scrittrice racconterà le perturbanti atmosfere del suo romanzo nella propria lingua madre, coadiuvata dal traduttore di Buio, Francesco Annicchiarico.
🎤Alessandro Mezzena Lona, giornalista e scrittore, dialoga con Anna Kańtoch, collegata da Katowice
Interpretariato dal polacco di Francesco Annicchiarico, traduttore del libro e co-fondatore di Nova Books Agency
Modera Bogumiła Serwińska
Saluto del direttore Łukasz Paprotny
Saluto di Fortunata De Martinis, presidente di Carbonio Editore
HANNO DETTO:
«Un maelstrom emozionale che procede tra rimosso e domande irrisolte, perché la mente mente, soprattutto di fronte a verità troppo difficili da elaborare. Inevitabile rinunciare a un’interpretazione univoca […] Leggere Buio significa procedere a tentoni attraverso i sentieri tortuosi della coscienza umana, in un labirinto oscuro dove l’unica guida è la memoria frammentata di una donna senza nome.»
Barbara Barbaldi, tuttolibri – “La Stampa”
«Voce tra le più interessanti dell’odierno panorama letterario polacco, Anna Kańtoch, finora sconosciuta al pubblico italiano, si inserisce di diritto nella nutrita schiera di scrittrici che sono parte integrante del fermento culturale del suo paese: da Olga Tokarczuk e Magdalena Tulli, capaci di trasformare ogni elemento della realtà nel frammento di un universo dilatato […] Buio è un originale esperimento narrativo in cui Anna Kańtoch mescola alle atmosfere tipiche della letteratura fantastica altri generi, dando vita a una sorta di thriller psicologico con motivi fantasy, fantascientifici e onirici.»
Raffaella Belletti, Alias – “Il Manifesto”
«Buio non usa il fantastico come semplice effetto speciale o come espediente, ma ne fa uno strumento che espande le possibilità espressive e narrative. Un’opera che risucchia in una narrazione del mondo oscura all’inizio ma che traccia la propria mappa pagina dopo pagina, accompagnando il lettore come un cieco che piano piano prende confidenza con l’ambiente […]. Per certi aspetti una rinascita, una riabilitazione della psiche e dello spirito, la riappropriazione di un’intera realtà da parte di chi forse non l’aveva mai del tutto avuta.»
Stefano Tevini, Nocturno.it