08/02/2018
24/02/2018
Torna il romanzo del 1927 che sbeffeggiava il regime: Invidia (ora proposto da Carbonio Editore dopo quasi quarant’anni di assenza dalle nostre librerie), spesso accostato, quanto a critica sociale e a grottesco umorismo, alle opere di Bulgakov e Nabokov.
06/03/2018
Qui è il gelo spietato (… ) a disintegrare ogni struttura fisica e sociale (…). Ma a Clachan Fells non c'è riscatto che tenga, l'unico credo è la resilienza contro la morsa claustrofobica del ghiaccio. E Jenni Fagan la racconta con una scrittura dalla bellezza straziante e fiera.
06/03/2018
Un piccolo grandissimo libro, tessuto di vibrante malinconia, restituisce mirabilmente, oggi come allora, l’atmosfera di quel 1927: è Invidia, di Jurij Oleša,un tassello imperdibile del Novecento russo, che dopo decenni di assenza torna in libreria nella coinvolgente nuova traduzione di Daniela Liberti. È un libro leggero, aereo, fatto della pasta dei sogni (…). Sorprende la maturità con cui l’autore ventottenne riesce a concentrare in un unico testo esordio e canto del cigno, dissimulazione e denuncia, narrazione incalzante e dilemmi esistenziali.