Jill Dawson intervistata su La Lettura del CORRIERE DELLA SERA (25.11.18). Così l'autrice de Il talento del crimine nel dialogo con la giornalista Cristina Taglietti: «Tom Ripley è una creazione unica, il serial killer più originale e più credibile della letteratura. Sono stato molto sorpresa di scoprire che negli anni Sessanta Patricia Highsmith viveva vicino a me in un villaggio nel Suffolk, la campagna inglese. Così ho iniziato a indagare e a fare ricerche [...] Sono molti gli aspetti di questa scrittrice che amava le donne, depressa, alcolista, ossessiva, ad aver affascinato Jill Dawson. «A cominciare dal fatto che, nonostante tutto questo, abbia continuato a scrivere. Era determinata, intelligente e ha cercato di combattere i suoi demoni con il duro lavoro. Penso che abbia avuto una visione unica della natura del male e abbia saputo analizzare come pochi altri da dove proviene la violenza. Io ho cercato di mostrare che dentro di sé era in contatto con sentimenti di rabbia, impotenza e gelosia. Amava esplorare fin dove possono portare questi sentimenti».