Jill Dawson

03/09/2018

Il Giornale segnala Jill Dawson – domenica 2 settembre 2018

Le uscite di Perfect Rigor (Masha Gessen), Meglio non essere mai nati (David Benatar), Il talento del crimine (Jill Dawson) preannunciate dal quotidiano Il Giornale: Stefania Vitulli saluta con entusiasmo la scossa tellurica alla stagione autunnale del 2018 impressa dal lavoro accuratamente agguerrito dei giovani editori indipendenti come Carbonio.
12/11/2018

Jill Dawson alla XXVIII edizione del NOIR in FESTIVAL

Jill Dawson è alla XXVIII edizione del NOIR in FESTIVAL con Il talento del crimine, dal 15 novembre in libreria. Milano 3-5 dicembre 2018; Como 6-9 dicembre 2018. Il talento del crimine sarà presentato a Milano: martedì 4 dicembre, ore 17,30 presso la Feltrinelli Duomo. Introduce e modera Ranieri Polese; mercoledì 5 dicembre, h. 10,30-12 presso la Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM). Jill Dawson, insieme con Sujata Massey e Sarah Pinborough, partecipa all'incontro-convegno The British Touch: tre scrittrici a confronto modera Adrian Wootton, CEO di Film London ed esperto di letteratura crime. IULM, Via Carlo Bo, 1 - aula 146 - piano terra - ingresso libero.
16/11/2018

SPECIAL Il talento del crimine di Jill DAWSON su “THRILLER NORD”

Il talento del crimine recensito su THRILLER NORD. Così Giulia Manna sul libro double face di Jill Dawson, thriller psicologico, da un lato, intreccio di fiction e biografia, dall'altro: «È entusiasmante ripercorrere l’esistenza della Highsmith, trovare pezzi delle sue opere, metafore dei suoi temi preferiti, del suo pensiero e vedere come la Dawson li assembla e li pittura di nero per noi.»
26/11/2018

Jill Dawson intervistata su La Lettura del CORRIERE DELLA SERA (25.11.18)

Jill Dawson intervistata su La Lettura del CORRIERE DELLA SERA (25.11.18). Così l'autrice de Il talento del crimine nel dialogo con la giornalista Cristina Taglietti: «Tom Ripley è una creazione unica, il serial killer più originale e più credibile della letteratura. Sono stato molto sorpresa di scoprire che negli anni Sessanta Patricia Highsmith viveva vicino a me in un villaggio nel Suffolk, la campagna inglese. Così ho iniziato a indagare e a fare ricerche [...] Sono molti gli aspetti di questa scrittrice che amava le donne, depressa, alcolista, ossessiva, ad aver affascinato Jill Dawson. «A cominciare dal fatto che, nonostante tutto questo, abbia continuato a scrivere. Era determinata, intelligente e ha cercato di combattere i suoi demoni con il duro lavoro. Penso che abbia avuto una visione unica della natura del male e abbia saputo analizzare come pochi altri da dove proviene la violenza. Io ho cercato di mostrare che dentro di sé era in contatto con sentimenti di rabbia, impotenza e gelosia. Amava esplorare fin dove possono portare questi sentimenti».