Jill Dawson

04/06/2019

IL TALENTO DEL CRIMINE recensito su “Mangialibri”

Così Damiano De Tullio: "Jill Dawson [...]  mette in scena ben più di un semplice omaggio ad una autrice riconosciuta come fonte di ispirazione e di cui si dichiara ammiratrice sfegatata: Patricia Highsmith non diviene solo la protagonista di un racconto di suspense á la Patricia Highsmith; [...] viene tratteggiata con delicatezza e partecipazione la complessità dell’universo psicologico della scrittrice statunitense, segnato da sentimenti violenti, da una personalità dotata di una non comune capacità di intuizione e di immersione nei più oscuri recessi dell’animo umano [...]. Il registro narrativo alterna la prospettiva in prima ed in terza persona, seguendo a volte il caotico flusso di pensieri della protagonista, con passi in cui si perdono le linee di demarcazione tra fantasia e realtà, che generano un senso di avvincente disagio e straniamento nel lettore che ne resta ipnotizzato sino all’ultima pagina."
29/11/2019

Special Jill Dawson e UN INUTILE DELITTO sul blog “Convenzionali”

Scrive Gabriele Ottaviani: "Jill Dawson è un’autrice formidabile che, prendendo le mosse dalla realtà e dalla storia, indaga l’animo umano in tutte le sue contraddizioni [...] il conflitto di classe, la sperequazione sociale, l’ingiustizia, ferite della nostra contemporaneità. Un inutile delitto è un romanzo imperdibile." .... continua a leggere >
07/12/2019

UN INUTILE DELITTO di Jill Dawson su “Libri e Recensioni”

Scrive Tatiana Vanini: "Un inutile delitto rappresenta un riflettore su tutto ciò che di sbagliato e di svilente le convenzioni hanno costruito, mettendo etichette e facendo divenire muri invalicabili pensieri sbagliati: fare la tata non è un lavoro, ti occupi solo di bambini, è amore non fatica; le donne sono isteriche e paranoiche, fragili di nervi e inclini al melodramma; gli uomini sono gentili, affascinanti, a volte si arrabbiano, ma non sono cattivi. Se una moglie dice che il marito è violento, che la spaventa ed ha paura per sé e per i figli, sta facendo scena, non viene creduta, è sicuramente un'esagerazione. Se un marito dice che la moglie è nevrotica, che non vuole fargli vedere i figli, è legittimato a farla spiare, a tormentarla con telefonate, perché il suo è affetto e poi, dai su, è sempre così cortese! [...] Accostatevi a questo romanzo, scopritene il tormento: vi farà riflettere."