"I piedi di Abdullah" recensito su Libro Guerriero. Così la studiosa Piera Carroli: «Hafid Bouazza è uno scrittore sicuro di sé con uno stile esuberante. La sua tendenza a decorare il mondo con le parole e il suo rifiuto di farlo con moderazione non sono semplici capricci. Quest’uomo ha il soggetto, la tavolozza e la mano fiammeggiante di un pittore. In ognuna delle otto storie una partita è giocata con la tradizione. Sono quasi tutti ambientati nella patria dello scrittore e raffigurano il potere calante delle autorità onorate dal tempo.»