Così Damiano de Tullio: "l’autrice tratteggia i personaggi e i loro percorsi evolutivi individuali con quella cura e quella profonda partecipazione empatica che ormai ne identificano la peculiare cifra stilistica. [...] "
Volevo che due ragazze, due tate, due “uccelli” (lo slang utilizzato negli anni ’70 per “ragazze”) fossero al centro del romanzo. Se fosse stata solo una ragazza, sarebbe stata in qualche modo solo un’estranea nell’elegante mondo dei suoi datori di lavoro
L’autrice di Un inutile delitto esplicita una precisa posizione poetica, quella che l’ha sempre portata a schierarsi con gli underdog, i perdenti, i dimenticati, i senza voce come Sandra Rivett/Many River, protagonista del suo ultimo romanzo. Persone su cui gravano sempre pesanti pregiudizi. La sfida di Dawson è quella di cambiare questo punto di vista mainstream, che è quello sempre più radicato