IL TALENTO DEL CRIMINE recensito su Lankenauta. Così Luca Menichetti: «Jill Dawson, “fan sfegatata di Patricia Highsmith”, ha scritto un’opera molto ambiziosa, sicuramente fuori da facili schemi, che attinge a piene mani dalla biografia della scrittrice americana, per quello che è stato definito sia “gioco letterario” sia “thriller psicologico”. Definizioni che possiamo considerare del tutto compatibili in virtù di un continuo oscillare tra riflessioni sulla genesi profonda del crimine (“gli abissi della mente criminale”) e sul rapporto tra traumi psicologici e scrittura. In prospettiva, per immergersi nei meandri di una mente ferita da antiche ossessioni e da costanti paranoie».