06/05/2020
In un precipizio di elenchi di divieti, doveri, standard da raggiungere, obiettivi da centrare in cui ognuno è orfano, figlio adottivo e mai veramente accettato di una società che tutto misura, giudica e condanna, e in cui il fallimento automaticamente si traduce in uno scarto del sistema trasformando l’essere umano in una scoria da eliminare prontamente, La tuffatrice si colloca tra i migliori romanzi distopici di questi tempi, quelli dallo scenario più probabile perché più strettamente adesi alla nostra realtà.